La paura va contenuta ma c’è. C’è una guerra ci dicono. E il nemico è subdolo e non si vede.
Siamo lontano, le une dalle altre, gli uni dagli altri. Puoi andare a fare la spesa, oppure in farmacia. Abbiamo passi felpati. Mascherine sui volti, siamo distanti. Per parlare, per comunicare, si urla. Al supermercato le donne a volte litigano, a volte si aiutano.
Il contagio prosegue la sua corsa dice la televisione. E’ tutto difficile fuori, dentro è tutto ovattato.
Troviamo e inventiamo cose da svolgere. Pulisco la casa, i vetri, i cassetti,… (che disordine avevo in casa)… ascolto musica ma è lontana…leggo un libro ma la mente non segue…
Al telefono, si parla si parla si parla con le stesse parole. identiche oniriche. Allora mi affaccio alla finestra per guardare una strada solitaria, sono felice se sento una voce di bambino in lontananza.
E’ tutto grigio, non vedo colori, allora provo a dipingere con il blu, con il rosso, il giallo e ancora ancora…
Chiusa in casa. C’è chi balla, chi cucina, chi canta…Si può vivere? Sì, si vive in questa realtà surreale…chi l’avrebbe mai pensato…E dopo come sarà?
Allora sogno che questo incubo finisca, sogno che la solidarietà e la vicinanza saranno i nuovi valori, sogno un nuovo mondo da lasciare in eredità.
Di una cosa sono certa, se superiamo il tutto abbiamo vinto una grande battaglia. Una battaglia di terra e di mare. Salamina ci fa un baffo.
Ottaviana Foschini – Gruppo IncontraDonne Alfonsine