Teniamo le distanze. Per la salute di tutti.
Abituiamoci a stare con noi stessi, nel tempo dilatato dell’isolamento e del vuoto, che è il “nostro” vuoto. Quello che nella normalità quotidiana tendiamo a riempire con frenesia e superficialità per non sentire il silenzio. E nel silenzio la voce che ci indica ciò che davvero conta, al di là di sovrastrutture e costrizioni.