Colpa della Grande Crisi 2008-2015, le aziende (anche cooperative) hanno imparato a dover per forza risparmiare sui costi dando il via a quel fenomeno tutto italiano (all’estero non è affatto così) dove si è “imparato” a pagare poco, sopratutto nei segmenti dell’industria cultural-turistica e dell’information technology, creando così un “terziario” low cost con compensi bassi e qualità idem, dove la qualifica professionale di questi autonomi (artigiani, commercianti, agricoltori, ecc.) “pesa meno” e così pure il loro guadagno, che è inferiore a quello del dipendente di fascia bassa a tempo determinato come ad esempio quello dell’operaio o della commessa del market.
Mag22022