Carenza d’acqua, la solita miopia della politica italiana

Tutto detto e ripetuto, da parte di “quelli che dicono di saperne”, sulla battaglia che si deve condurre contro il cambiamento climatico e il riscaldamento globale; il caso specifico riguarda la gestione, il recupero, la produzione, la dispersione dell’acqua e di come questo “oro blu” lo utilizziamo con le nostre reti idriche colabrodo che in alcune zone del Paese hanno un tasso di dispersione superiore al 50% e, sopratutto, sulla mancanza di una “visione” sui perchè non utilizzare l’acqua marina che circonda il Paese come invece fanno da tempo altri.

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Le “cose estranee” (di tutti i giorni) che affossano il progresso

Impossibile quantificare e qualificare le facce della crisi di una nazione come l’Italia spaccata in due com’è (il Nord un pò meglio del Sud), con i “tre cardini” della società civile (giustizia-scuola-sanità) che funzionano poco e male, coi detenuti in attesa di giudizio, l’abbandono scolastico e le corsie degli ospedali intasate (emergenze escluse); l’Italia di oggi è infatti un Paese immerso in una miriade di “cose estranee” che affossano il progresso sponsorizzando di contro una modernità di facciata fatta d’altro, come ad esempio il rapporto di cellulari ogni 100 abitanti con neanche un italiano su due che legge libri oppure il record europeo delle ore passate ogni giorno davanti alla Tv.

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Russi, bielorussi (e scozzesi), l’erba di Wimbledon non è mai stata verde per tutti.

Tre settimane per decidere chi sarà “dentro o fuori” l’edizione 2022 del torneo di tennis all’All England Law and Crocquet Club a Wimbledon, di Rafa Nadal si dice in Spagna che dopo l’ennesima vittoria al Roland Garros di Parigi di pochi giorni fa potrebbe prendersi una pausa (anche di riflessione) sia per non traumatizzare ulteriormente un piede malconcio sia per bypassare la politica presa dagli organizzatori del torneo londinese definita buona nelle intenzioni ma pessima nell’esecuzione, in merito l’esclusione di atlete e atleti russi e bielorussi; da quì la decisione delle associazioni mondiali delle tenniste (WTA) e tennisti (ATP) di non assegnare (e/o difendere) punti al torneo, con le critiche già fioccate dai big (Djokovic e Osaka) che non si sono fatte attendere in quanto a detta loro la non assegnazione di punti si ripercuoterebbe sulla mentalità dell’atleta che si esalta nel vedere il ranking salire vincendo partite e passando turno dopo turno a incamerare punti e non come potrebbe succedere dove si potrebbe giocare sull’erba di Church Road “soltanto” per esibirsi.

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Prospettive parallele, una pericolosa abitudine.

Dall’inizio del conflitto russo-ucraino l’attenzione è scemata di mese in mese, l’accoglienza dei profughi non riempie più le prime pagine dei quotidiani come non è più prioritario per l’opinione pubblica il tema dell’approvigionamento delle materie prime, in Ucraina invece i viveri continuano a scarseggiare, le medicine non si trovano e così pure l’acqua; ma l’estate è alle porte e la prospettiva “vacanze” la fa da padrona in barba all’emergenza umanitaria e la solidarietà che in ferie non ci vanno, da ciò il pericoloso parallelismo di situazioni che a prescindere dagli eventi ci fa (colpevolmente) mettere il cuore in pace.

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Way of Life 4.0 : connessione e tracciamenti, quando il “troppo” stroppia

Quanto mai di più importante è l’osservare al giorno d’oggi un decente stile di vita, dalla riduzione di alcol e fumo alla gestione dello stress semmai scarpinando in mountain bike con l’amico di sempre, facendo shopping con la compagna o ritagliando più spazio da trascorrere con i pargoli; la “sentenza” da parte di chi dice di capirne è ciò che chiamano socializzazione 4.0, che mantiene la mente più recettiva (anche) condividendo spazio e tempo con altri, che rende migliori “dentro e fuori” diventando vieppiù altruisti, al pari di chi accompagna bimbe e bimbi a scuola in “piedibus”, dove si coniugano aspetti di utilità didattica assieme a quelli per la sicurezza stradale dei piccoli e in quella ora del giorno, inconsapevolmente, anche a salvaguardia del proprio benessere fisico e mentale.

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1° Maggio 2022, lavoro cercasi.

Colpa della Grande Crisi 2008-2015, le aziende (anche cooperative) hanno imparato a dover per forza risparmiare sui costi dando il via a quel fenomeno tutto italiano (all’estero non è affatto così) dove si è “imparato” a pagare poco, sopratutto nei segmenti dell’industria cultural-turistica e dell’information technology, creando così un “terziario” low cost con compensi bassi e qualità idem, dove la qualifica professionale di questi autonomi (artigiani, commercianti, agricoltori, ecc.) “pesa meno” e così pure il loro guadagno, che è inferiore a quello del dipendente di fascia bassa a tempo determinato come ad esempio quello dell’operaio o della commessa del market.

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