Solidarietà, legalità.. e futili prediche

Dai poli all’equatore in settimana si è manifestato in occasione della giornata per denunciare la violenza contro le donne; la drammaticità del problema è stata, in maniera anche coreografica, esponenziata nella manifestazione di Valladolid (Spagna) dove la piazza principale è stata tapezzata di scarpe di donna color rosso sangue..

Le Nazioni Unite che hanno promosso l’iniziativa hanno divulgato un rapporto secondo il quale ben il 35% delle donne di tutto il mondo è stata vittima di violenze fisiche almeno una volta nella vita; ultimo fattaccio di casa nostra in ordine di tempo quello di un agente di commercio di Perugia che a fucilate ha tolto la vita alla consorte al termine di una lite.
A margine di tale ricorrenza planetaria ho partecipato ad altro evento del genere a Ravenna, questo però in ambito “legalità“, iniziativa questa nella sede di una nota organizzazione di categoria e volta a denunciare altro genere di violenza ossia quella che l’illegalità ed i fenomeni criminali arrecano alle imprese del commercio, del turismo, dei trasporti, della piccola e media impresa in generale e loro dipendenti.

Pare abbia poco a che vedere questa “mission” ravennate coi drammi personali che le statistiche ci dicono ossia che in Italia ogni sette minuti un uomo stupra o tenta di stuprare una donna o quella secondo cui ogni tre minuti nel nostro Paese un uomo uccide una donna, la solidarietà che è emersa però dall’incontro cui ho partecipato nei riguardi delle vittime di furti, rapine, abusivismo e contraffazione non è stata fuori luogo.

Furti e reati  in aumento

Anche qui i dati snocciolati dalle prediche dei relatori in ambito legalità sono stati impressionanti, due aziende su tre si sentono danneggiate e per oltre l’80% delle imprese la concorrenza sleale è in crescita; alcune categorie quali tabaccai, benzinai ed orafi sono in gravissima difficoltà causa la crescente attività predatoria della criminalità (furti e rapine) contro la quale sembra non esserci rimedio e che porta a sempre maggiori spese per servizi di sorveglianza e di conseguenza a rinunce all’assunzione di nuovi addetti con conseguenze negative sull’economia reale.

Gli interventi in sala non hanno entusiasmato ma grazie al collegamento in diretta “streaming” con la sede nazionale di categoria a Roma, l’evento ha assunto una rilevanza nazionale; le “prediche” del Ministro dell’Interno Alfano e del Ministro della Giustizia Andrea Orlando però hanno seguito in trend e non hanno “scaldato” granchè, confermando sì l’attenzione (ma non la soluzione) al problema illegalità da parte degli organismi competenti, ma nulla più di questo..

Vicino a me i ragazzi presenti all’incontro del liceo classico (ind. umanistico)  e dell’ istituto commerciale (ind turistico)  , non proprio interessati a quelle chiacchere filo-governative da “stanza dei bottoni”, hanno preferito continuare a chattare e twittare per i fatti loro: troppa retorica e gergo politico farcito di paroloni, poche soluzioni ai problemi di tutti i giorni.

D’altronde già da tempo le “prediche” non han più sedotto nessuno di loro e l’esempio dato dai loro compagni maggiorenni è emblematico, almeno da quel che dice la Ipr Marketing che fotografa le recentissime intenzioni di voto dei diciottenni ossia astensionismo al 55% e prima forza politica Movimento 5 Stelle, stimato addirittura al 37% nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni.

A seguire il Pd malgrado la recente strategia “elettorale” renziana inerente lo stanziamento di trecento milioni di euro a favore dei ragazzi che nel 2016 diverranno maggiorenni, in pratica cinquecento euro per loro da spendere in consumi culturali che, considerato l’interesse per la politica che nutrono, penso servirà poco o nulla.
Adolescenti, giovani, adulti e vecchi frequentano ormai gli stessi luoghi fisici e virtuali, dalla palestra ai social network ed usano quasi lo stesso linguaggio e riferimenti.

La politica nazionale invece no, non l’ha ancora capito e continua nella “solfa” dei predicozzi (pressoché inutili e ripetitivi) e degli esempi (maldestri) che la fanno restare sempre al passo precedente, un regresso d’incapacità inaccettabile e avversato a ragione dai nostri giovani.

 

Giuseppe Vas Vassura

 

 

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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