La sete di conquista degli umani a volte impazzisce in un delirio incontrollabile, facendo compiere azioni criminali e perpetuando l’idea di voler (e poter) conquistare il mondo.
E’ soprattutto per colpa di uno di questi pazzi (Hitler), e dei nazisti che l’hanno seguito, che sabato 27 gennaio ricordiamo il Giorno della Memoria periodo datato 1945 quando i sovietici dell’Armata Rossa entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau ed ancor prima nel luglio del 1944 a Lublino nel lager di Maidanek, senza dimenticare le altre azioni del genere da parte degli americani e inglesi nei campi di Mittelbau-Dora, Buchenwall, Dachau ed altri ancora.
A decenni di distanza però ancor oggi qualche mente pazza, che di “Memoria” ne ha poca, nega questi fatti perdurando a cancellare dalla cartina geografica lo Stato d’Israele e ragionando come allora facevano i nazisti ai quali appariva palese la “necessità storica” di mettere a morte i bambini ebrei; allora si bruciavano i libri come oggi s fa strage nella sede di un giornale, allora si cacciavano gli ebrei dalle scuole come oggi si massacrano le bambine che ci vogliono andare, allora erano solo loro gli “ariani” i puri mentre i nemici erano chi essi ritenevano tali solo perché “altri e diversi”, ebrei o omosessuali non importava. Menti pazze queste, stesso “dna” mutato e, ripeto, stessa pazza visione di voler (e poter) conquistare il mondo.
E’ vero che a posteriori la storia liquida i tiranni, è stato così col crollo dei Romanov, del Kaiser di Germania e dei viennesi Asburgo e perfino con le morti di Hitler e del duce, ma questo genere di “soluzioni terminali” in Africa e soprattutto in Asia hanno a volte preso una svolta diversa, in quanto chi ha preso il potere non ha poi migliorato la situazione; dall’egiziano Faruk a Feisal re dell’Iraq, e allo stesso scià dell’Iran che in fuga abbandonando Theran in aereo fece posto all’Ayatollah Khomeini con tutto ciò che poi ne è derivato, medioevo compreso.
Giusto quindi che la “memoria” non sia qualcosa di labile come la storia che ha liquidato i tiranni solo sui libri di scuola, la Giornata della Memoria è una giusta grande ricorrenza internazionale volta a ricordare soprattutto alle nuove generazioni il disegno criminale di quei pazzi che fino al 1945 perseguirono l’Olocausto; come altrettanto giusto sarà denunciare quei governi che oggi continuano a chiudere gli occhi, restando nell’ombra, di fronte al perpetuarsi degli stessi modelli di sterminio di allora.
Giuseppe “vas” Vassura