Sempre più spesso per gran parte del tempo della giornata siamo assediati da problemi, premuti da gente che ci pone domande e ci subissa di richieste, la mia agenda è sempre zeppa di impegni che non so perché ho preso e per quanto sforzo faccia per tenermi libero finisco sempre ad essere più occupato; come non bastasse, da un quinquennio sono diventato “utente” in rete al pari del miliardo di miei simili che giornalmente vi accedono, sovvertendo la gerarchia dello spazio dedicato al tempo libero.
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A casa o sul lavoro la pignoleria è sempre foriera di intolleranze e litigi, soprattutto quando perpetuata da persone dallo scarso talento; si parli di genitori verso i figli o di capi verso i subalterni, quando questi tipi dall’alto della propria autorità condizionano negativamente la tranquillità famigliare in un caso o la prosperità manageriale nell’altro, son dolori.
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L’astinenza festaiola dell’Epifania, che tutte le feste si porta via, è finita e si è ricominciato a gozzovillare per cene e controcene.

Febbraio col San Valentino appena trascorso e le feste di Carnevale, a Marzo ci sarà la Festa della Donna e del Papà e Aprile, con Pasqua e Festa di Liberazione, ci darà l’impressione di essere definitivamente usciti dall’inverno, 1°maggio e ancor più la Festa Repubblicana di Giugno faranno esplodere in noi l’euforia di scegliere da subito le mete vacanziere cui crogiolarsi al sole; scorrendo il calendario del 1°semestre dell’anno è una serie infinita di occasioni per concedersi una pausa dal lavoro e non pensar altro che al relax. Ma è il caso? Non direi proprio.
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