Grexit : bunging jumping o paracadute?

Sfogliando le pagine economico-finanziarie degli ultimi quotidiani presenti in edicola sembra prossima l’uscita della Grecia dall’ “area euro”, ma sarà in stile bunging jumping o pilotata? Sarà per i greci crisi di governo o referendum sull’euro o entrambe le cose?

Chiaramente nessuno di noi può saperlo con certezza ma di sicuro con “scadenze” tipo quella di questi giorni (360 milioni di euro), prima delle quattro rate di giugno destinazione F.M.I. (Fondo Monetario Internazionale) per un totale di 1.6 miliardi di euro in tutto, “Grexit” non appare più come un’eventualità solo sulla carta…

Da qualche tempo infatti la Grecia è finanziarmente agli sgoccioli, la crisi Lehman nel vecchio continente ha fatto morti e feriti ma mentre Spagna, Irlanda e Portogallo hanno rialzato la testa e stanno tirandosi fuori dai guai dimostrando una forte volontà politica, non è stato così per il Paese ellenico; ben prima del 2004, anno delle Olimpiadi svolte proprio ad Atene e fra le più costose della storia moderna, conti truccati hanno permesso di assumere un infinità di dipendenti pubblici in esubero sfruttando quella latina e malsana abitudine clientelare che sembra accomunare tanti Stati affacciati sul bacino del Mediterraneo, il settore privato nel contempo non ha fatto di meglio in quanto sembra che l’80% dei propri operatori avesse fino a poco tempo fa l’abitudine di evadere sistematicamente ogni forma di tassazione e fiscalità.

Anche forse per questi motivi la Grecia si è messa nei guai e per i suoi contribuenti sia giunto il momento della verità, un piede fuori dall’Eurozona e alla soglia di un default disordinato tipo quello argentino, sebbene il “crack” finanziario dello stato sudamericano fosse cinque volte inferiore.

Ad avvalorare “Grexit” anche la logica di premiare i Paesi virtuosi e punire quelli inadempienti che marcia in simbiosi con battute del tipo “Il fuoco si combatte col fuoco, un alcolizzato non va curato con l’alcool”, “rumours” questi made in Trojka ossia F.M.I., Bce (Banca Centrale Europea) ed U.E. (Unione Europea) per cui sembra inevitabile che queste “politiche finanziarie” possano diventare la “mission” da seguire per gli Stati membri in un futuro molto prossimo.

In ottica fiscale uno Stato di diritto e una democrazia liberale devono esprimere l’ordinario e corretto esercizio di diritti (e doveri), anche di accertamento, nei confronti dei propri contribuenti comprese le attività produttive di ricchezza tutelando la privatezza proprio di chi non ha nulla da nascondere.

Così non stato in Grecia, la cui classe dirigente ha adottato per troppo tempo politiche economiche e fiscali tali da portarla oggi al disastro.

Vas (Vassura)

About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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