Stessa spiaggia stesso mare, ricordo del turismo che fu.

Saranno le vacanze della montagna, dicono alcuni, solitarie, fatte di lentezza, silenzio e calma, lontane dalla folla e dagli assembramenti, altro che “stessa spiaggia e stesso mare” come ricorda il famoso ritornello musicale anni ’60!

Una battuta d’arresto è attesa al divertimentificio di sponda adriatica, dalla Riviera Romagnola al Gargano fino al Salento e stessa sorte sembra che toccherà a quella Tirrenica, dalla Riviera Ligure a quella Toscana e più giù fino a quella Laziale, isole e Sardegna comprese.

A detta degli operatori del settore tutto questo perchè nei mesi del Covid-19 se n’è andata la nostra vita normale, quella dello shopping, delle pizzerie, degli aperitivi e delle vacanze (anche all’estero), per far posto ad un’altra post Covid-19 che è senza “il furore di vivere addosso” e fuori dallo schema di tutto ciò che fa di un’estate l’estate della tradizione italiana; dopo il momento della quarantena, quello delle torte fatte in casa, dei biscotti della nonna e di quell’idea di adattamento a quella realtà, è arrivato coi primi caldi il momento di decidere “che tipo di vacanza” per quel 50% di italiani che secondo un sondaggio Enit partirà per ferie o soltanto per i weekend.

Le previsioni dicono che oltre l’80% dei vacanzieri resterà in Italia, quasi il 7% andrà all’estero e solo il 3% sceglierà entrambe le opzioni, preponderante scelta dovuta tanto alla bontà della normativa sulla sicurezza che i protocolli nazionali in ambito sanitario hanno espresso, quanto al benessere e alla sostenibilità che si vive (ri) scoprendo quel made in Italy offuscato dalla concorrenza oltreconfine degli ultimi anni.

“Mordi e fuggi ” sarà comunque ancora il trend ricorrente che però andrà oltre le spiagge delle Bandiere Blu, a caccia di mete immerse nella natura e di borghi medioevali pur di trovare un salubre distanziamento sociale; scelte di qualità queste che torneranno ad essere le priorità dopo le “dimenticanze” degli ultimi anni, perchè sono sinonimo di libertà, esplorazione e leggerezza dopo le limitazioni causa allarme Covid-19 al pari della voglia di “staccare”, che è sempre vista da tanti di noi come una necessità irrinunciabile.

All’amarezza del comparto alberghiero che sta pagando il prezzo più alto fa comunque da contraltare l’extra alberghiero, quello delle case vacanze, affittacamere, agriturismi, bed&breakfast, ostelli, campeggi e rifugi di montagna che, grazie allo slancio di un ritrovato nazionalismo in chiave moderna, sta vivendo una stagione d’oro anche dovuto alla promozione di eventi attraverso foto, mostre e video sull’arte italiana.

Tante sono le possibilità (anche low cost) in totale sicurezza, dall’ascesa sul tetto d’Europa in funivia Monte Bianco per passeggeri contingentati nelle cabine, prenotazioni solo online e mascherine, agli alpeggi dove si respira un’atmosfera lontana da tutto, sopratutto dal ricordo dell’emergenza sanitaria appena trascorsa e di un 2020 che secondo alcuni sarà ricordato come l’anno “zero” di un mondo cambiato dalla pandemia; è forse per questo che si stanno (ri) scoprendo mete antiche, come ad esempio quella a sole 3 ore da Milano del Massiccio del Giura.

Mai come quest’anno inoltre la bici sta affermandosi come l’emblema della libertà e delle vacanze “sicure” e conseguentemente gli itinerari si stanno sprecando, come quello in Friuli Venezia Giulia che da Grado fra vigneti e abbazie permette di arrivare fino alla foce dell’Isonzo, o come quello assai simile negli “appeal” dove, pedalando tra borghi, sentieri e boschi nella zona del Colli Euganei nel Padovano, la vacanza si sposa col gusto dell’olio e del vino buono; è di queste settimane che a suon di prenotazioni la sta facendo da padrone la costa (atipica) del Parco Regionale del Monte Conero che incornicia calette, boschi di lecci e pini dove lo splendido mare di scoglio si infrange sull’entroterra marchigiano che è ricco di casali e borghi medioevali unici al mondo.

Le ville imperiali oltre la Costiera Amalfitana, il silenzio d’incanto tra arte e leggenda delle terre d’Abruzzo (citate da Dante nella Divina Commedia) e i misteriosi megaliti alle falde dell’Etna saranno altre delle innumerevoli mete delle vacanze 2020 degli italiani, dove ognuno troverà la propria dimensione, l’amante della montagna e quello del mare.

Chi invece non potrà muoversi dalle città affollerà le aree verdi munito di mascherina e (poco) rispettando il distanziamento sociale, di Milano infatti sono le emblematiche foto di questi giorni tanto dell’Idroscalo affollato di gente a caccia di un posto al sole quanto della ressa degli appassionati in visita ai mercatini dell’antiquariato sui Navigli che fin dalla prima mattina hanno congestionato le strette viuzze, poi sostituiti in pari numero dalla generazione dei “più giovani” che dall’ora dell’aperitivo a notte fonda ha ricordato, a chi semmai se ne fosse dimenticato, quanto è bello folleggiare appassionatamente gomito a gomito, in barba a tutto e a tutti.

Giuseppe “vas” Vassura

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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