Coppia 4.0, lavori in corso

La sconvolgente rivelazione apparsa sulla stampa svedese secondo cui il 90% delle donne scandinave non sarebbe disposta a procreare se il padre non condividesse i doveri domestici va in controtendenza con l’abitudine latina, soprattutto italiana, che vede occupate sette donne su dieci (68%) solo alla preparazione giornaliera dei pasti.

L’analisi Istat 2018 su questa condizione ci vede penultimi in Europa in quanto la situazione delle donne rimane non molto dissimile da quella delle loro mamme e nonne e tutto questo sembra sia colpa che, nonostante ciò che di buono  il femminismo ha portato alla coppia 4.0 dei giorni nostri, le donne si fidano più dei maschi (a tal punto da farsi sfruttare) che delle loro simili influenzate come sono dai sentimenti, dall’invidia per la bellezza e perfino dall’abbigliamento delle altre.

L’uomo a grandi linee no, sia perché è più abituato a prendere impegni sia perché è sempre riuscito a tenerle lontane dalle “cariche” che contano forzando l’esigenza che hanno più di loro riguardo l’amore ed il rapporto coi figli, anche se questo comportamento non è mai stato uno dei “collanti” sulla tenuta delle unioni, sulla sincerità tra coniugi e sulla gestione della verità.

Da qualche tempo qualche miglioramento in verità si è (intra) visto, il maschio ha iniziato a curarsi dei figli o almeno ci prova con i giochi e con la scuola, ma un terzo di loro non digerisce i lavori domestici e la quasi totalità non ha mai usato un ferro da stiro o la lavatrice; malgrado ciò per le proprie compagne il vero motivo che l’uomo conta di più è perché riesce più di loro a “fare gruppo” quindi a controllare (e difendere) il territorio, in azienda come a domicilio impedendo ad altri “competitor” di interferire, quindi si sentono protette. Si è mai vista una “banda” di ragazze? Mai, e quando capita è solo per adorare un divo o per farsi delle confidenze; sulla facoltà delle donne poi di non delegare ai maschi: ” Lascia che faccio prima a farlo io…” ci si è fatti dei film, con sommo gaudio della controparte.

Alla coppia invece servirebbe di più ricordare il passato per immaginare il futuro che si desidera, ma ciò accade raramente forse perché di questi tempi ci si affeziona (e innamora) troppo velocemente, senza i convenevoli ed il modo usuale del conoscersi piano.

La famiglia larghissima della coppia 4.0 ha però radici ovunque e forse anche per questo chi ama non sa perdonare quando capita la sparizione per sempre delle vite una dall’altro; può non bastare infatti l’aver fatto qualcosa assieme e, nell’economia affettiva della vita a due, esser riusciti ad evitare superflue rotture, in amore come nella vita di tutti i giorni bisogna (quasi) sempre dire la verità.

Giuseppe “vas” Vassura

 

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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