Mission dell’estate 2018: (ri) generarsi…anche a tavola

(ri) Generarsi ovvero non solo mangiare per sentirci bene o per vedere chili in meno sulla bilancia, più facile a dirsi che a farsi soprattutto quando il morale è a terra per colpa dell’estate che incombe e con essa la temibile “prova costume”.

Su internet rimedi possibili ve n’è una infinità senza ricorrere alla chirurgia (dell’obesità), che è riservata a chi ha un indice di massa corporea superiore a 40, al bando quindi tecniche laparoscopiche, robotiche o addirittura con accesso a orifizi naturali, operarsi dovrebbe essere valutata come ultima risorsa e solo in presenza di altre patologie come ipertensione e malattie osteoarticolari e del metabolismo.

Per non incorrere in futuro a soluzioni drastiche tali da considerare bendaggi gastrici, gastrectomia o relativi bypass, il mangiare sano e alla portata di tutti oggi è possibile, come a dire che prevenire è meglio che curare e prima si inizia meglio è; cibarsi in maniera consapevole e senza inutili rinunce aiuta l’umore e le energie migliorando l’autostima e con essa la consapevolezza di potercela fare accettando i propri limiti, anche perché a dieta non si può stare per sempre.

E’ la stima di uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) quella che vede l’Italia detenere il pericoloso record di bimbi piccoli obesi triplicato dal 1975 a oggi, meglio non vanno le stime sugli adolescenti a cui si prospetta un futuro zeppo di fattori a rischio cardiovascolare e alterazioni metaboliche; dieta sbagliata e sedentarietà sono le principali cause di questa involuzione nello stile di vita, colpa di genitori superficiali (e distratti) che semmai in passato hanno pensato che sarebbe bastato uno sport a caso un paio di volte la settimana per eventualmente rimettere (invano) le “forme” a posto.

Educare i ragazzi a uno stile di vita sano, soprattutto a tavola, è sempre stato compito dei famigliari ma questa “mission” è stata possibile solo quando gli adolescenti sono stati loro stessi convinti che la comodità della vita moderna, l’abbondanza di cibo ed una maggior convenienza finanziaria a consumare “cibo spazzatura” a volte non pagasse in termini di aspetto psico-fisico, soprattutto fisico.

Qualcosa è andato storto in passato se a livello nazionale il futuro ci vedrà sempre più ingrassare, con due persone su tre che avranno un bel po’ di grasso in eccesso, queste conseguenze faranno buona compagnia alle problematiche derivanti dall’abuso di alcool e fumo che a livello nazionale determinano il 90% della spesa sanitaria soprattutto per curare diabete, malattie cardiovascolari e disturbi articolari.

Oggi nell’era delle reti sociali alchimie ed improvvisazioni sono passate di moda, nel piatto per mangiar sano è risaputo privilegiare la maggior parte delle varietà possibile di verdure e frutti, cereali integrali a scapito di quelli raffinati (riso bianco e pane bianco), scegliere pesce, pollame e limitare carni lavorate rosse e latticini, usare olii sani e non burro e soprattutto bere tanta acqua o in genere altre bevande poco zuccherate.

Tutto chiaro e cristallino quasi come da copione, da qualche anno però l’indicazione anche di perseverare un corretto life-style foriero di buone abitudini nell’attività fisica e soprattutto psichica, una specie di ” (ri) generazione ” ad ogni livello, estetico, mentale, spirituale e comportamentale soprattutto per le femmine quaranta-cinquantenni che imboccano un periodo cruciale, dove il 20% è dna e l’80% è fatto di scelte azzeccate e corretti stili di vita che condizioneranno qualità e bellezza negli anni a venire, perché come hanno insegnato le magnifiche Sharon Stone, Madonna, Cindy Crawford, ecc. spesso le artefici del proprio benessere (anche a tavola) sono loro stesse.

Giuseppe “vas” Vassura

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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