La “prima” di Melandri, profezia vincente per le tre “rosse” italiane?

Classe 1998, suo è il record ancora ineguagliato come il più giovane vincitore (15 anni) di un gran premio di motociclismo (Assen, 1998) che lo vide sbalordire anche i non addetti ai lavori nel “mondiale” di quell’anno dove finì dietro solo ai due giapponesi Sakata e Manako; Marco Melandri ha il numero 3, numero perfetto, sulla casacca però ripetuto due volte (33) come a dire che nella sua terra di romagna non ci si accontenta della perfezione  quando si parla di “mutur”, ovvero di motociclette, classe cristallina e stile di guida pulito assieme a quella pacatezza verbale e d’animo che ne hanno sempre fatto un campione dentro e fuori pista.


Il “rosso” sarà quest’anno il colore dominante per la motorvalley made in Italy? Vedremo, c’è grande attesa tanto per la nuova Ferrari SF71H di Formula 1 che debutterà il 25 marzo nel gran premio d’apertura in Australia all’Albert Park Circuit di Melbourne, quanto per l’inizio del “mondiale” di motociclismo fissato per il 18 marzo in Qatar dove, nella classe MotoGP, il tricolore potrebbe finalmente sventolare alto grazie ad Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo in sella alla Ducati GP18 “Desmosedici”.

All’oggi però la “rossa” vincente è la Ducati Panigale n° 33 di Melandri che nella gara di apertura del mondiale della Superbike (Sbk) a Phillip Island (Australia) ha fatto sua “Gara 1 e 2” annichilendo la temibile Kawasaki Ninjia delle tre volte campione del mondo Jonathan Rea (2015/2016/2017) e quella del suo compagno di squadra Tom Sykes, mondiale nel 2013, fino all’anno scorso dominatori di questa competizione mondiale che vede impegnate le moto derivate dalla produzione di serie ovvero quelle normalmente utilizzate per la circolazione su strada.

Pista “amica” questa della terra dei canguri per il pilota di Ravenna, che qui ha vinto in qualsiasi classe, 125 nel 1999, 250 (2002), MotoGP (2006) e appunto in Sbk, un vero e proprio record in tal senso, a confermare che è lui il pilota italiano in attività più vincente da quando a 8 anni smesso l’asilo diventò campione italiano delle minimoto (1992/1994); “mondiale” poi nella classe 250 (2002) dove vinse ben 9 gare di cui 6 consecutive togliendo con ciò il record del più giovane trionfatore in questa categoria (a 20 anni) niente di meno che a Valentino Rossi e completando la “pratica” mondiale con tre secondi posti.

In doppia cifra sono i podi che già lo hanno visto salire sul gradini più alto delle derivate di serie e sembra giunto il momento di far vincere finalmente il marchio di Borgo Panigale in Sbk, d’altronde anche i tifosi delle altre due “rosse” da anni attendono la vittoria sia in MotoGP con Dovizioso e Lorenzo come in Formula 1, un sogno iridato possibile anche per il team Ferrari quest’anno sorprendentemente prevalso da un ottimismo dal sapore antico.

Tecnici e ingegneri profittevoli, tecnologici, che tutto il mondo ci invidia, queste le news che sono arrivate dai box sedi dei test invernali da parte dei team Ducati (Sbk e MotoGP) e Ferrari (F1) e se i tempi saranno maturi per vedere gli uomini delle “rosse” sul gradino più alto del podio a breve lo sapremo; per ora la “prima” del ravennate Melandri in Sbk lascia presagire che il lavoro invernale sia stato proficuo ed i tempi “monster” ottenuti in prova siano a dar consapevolezza e fiducia di una ritrovata competitività in gara dopo anni di delusioni.

Notizie queste che hanno già fatto sognare il popolo ducatista e ferrarista che a gran voce strilla che basterà poco di più per sbaragliare la concorrenza delle Kawasaki Ninjia di Rea e Sykes in Sbk, delle Honda RC213V di Marquez e Pedrosa in MotoGP e delle Mercedes di Hamilton e Bottas in F1, perché quest’anno le “rosse” sono tutte e tre da mondiale…almeno si spera.

Giuseppe “vas” Vassura

 

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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