L’estate sta finendo

E’ il titolo di un successo trionfale del 1985 dei Righeira, vinsero il Festivalbar ma a dispetto del titolo lanciarono la canzone in primavera.

L’estate delle vacanze 2017 sta finendo ed in barba agli allarmi sui disastri ambientali causati dall’iperconsumo energetico, ho rivisto le solite colonne di auto, furgoni, camion e moto ad ogni esodo e controesodo ed in mare un frenetico sfrecciare di motoscafi d’ogni stazza.

La tecnologia può fare di più? Per ora no, per cui se non vogliamo finir male bisogna moderare i consumi del nostro vivere e comportarsi come ci dice chi studia sul come cambiare stile di vita, adottando quegli strumenti che minimizzano l’impatto ambientale dei nostri processi economici.

Fra qualche settimana, con la ripresa lavorativa d’autunno, si replica e ogni mattina saranno incolonnamenti che da ogni direzione investiranno e assedieranno le città, già soffocate dall’inquinamento; tassativamente ognuno viaggerà da solo, a nulla è valso il pedaggio per entrare in città né l’uso consortile dell’auto che è repulsivo ai più.

Lessi tempo fa di un politico sudafricano che disse: Se ogni cinese dovesse consumare la stessa quantità di benzina di un americano, la Cina avrebbe bisogno dell’intera produzione mondiale di greggio; di peggio han detto pure di noi, infatti nel vecchio continente la peggior “impronta ecologica” ci riguarda, o almeno questo ci dice Mathis Wackernagel che si occupa di sostenibilità ambientale.

Infatti l’assillo dei nostri tempi è l’insostenibilità dell’accrescimento illimitato in presenza di fattori limitanti come le risorse naturali non rinnovabili e gli spazi vivibili del nostro ecosistema, è il solito ritornelli che ascoltiamo da anni, ma non ci va in testa; quello de “L’estate sta finendo” dei Righeira l’abbiamo imparato subito ma quest’ultimo ben più importante purtroppo no.

Il Wackernangel di sicuro non ha conosciuto i ritornelli tormentone di quell’estate italiana…che “in spiaggia ombrelloni non ce ne sono più – è il solito rituale ma ora manchi solo tu” (da “L’estate sta finendo” – Righeira 1985) e…che “i nuovi italiani son nati qui – impavidi ed orgogliosi della velocità” (da “No tengo dinèro” – Righeira 1983), ma di noi disse: Se tutti vivessero come gli italiani, avremmo bisogno di due pianeti o anche più.

Giuseppe “vas” Vassura

 

About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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