Pochi giorni e sarà estate, quella ufficiale intendo ossia quando il sole raggiungerà il giorno 21 il punto di declinazione massima determinando così la giornata più lunga dell’anno e di conseguenza la notte più corta, cammino inesorabile verso la stagione invernale che culminerà a dicembre col solstizio d’inverno.
Quella meteorologica invece è iniziata il 1° giugno e durerà i tre mesi convenzionali ma la sensazione che la bella stagione sia iniziata ben prima è sotto gli occhi di tutti perché piaccia o meno viviamo in una società in cui la potenza dell’immagine ha ancora un ruolo fondamentale.
E’ quando si inizia a sentire l’estate addosso che la voglia di scolpire il proprio corpo, seguendo canoni estetici imposti dall’immaginario sportivo, è pari a quella di spogliarsi e abbandonarsi alla leggerezza di vivere con più spensieratezza; colpa di quel carico di positività che la bella stagione offre si gioca d’anticipo e già a partire da febbraio, col cambio degli armadi, donne e uomini modellano il ritmo del proprio tempo riuscendo nell’intento ossia sentirsi in forma e in armonia con se stessi, migliorando i rapporti con gli altri e con l’ambiente in cui vivono.
Non sempre però solo una perfetta forma sportiva riesce in quest’intento, mutare la silhouette e le misure del corpo di una donna o andare in palestra per ottenere addominali e pettorali scolpiti per l’uomo, all’oggi è sempre meno importante per spostare l’immaginario legato al desiderio e alla sessualità, come a dire che le regole del corteggiamento classico stanno cambiando e che in un futuro molto prossimo questo trend potrà venir scombinato in quanto tanto la donna chic quanto l’uomo atletico hanno fatto il loro tempo ed il mettersi in mostra più non pagherà.
Corsi e ricorsi perciò ci vengono in aiuto e insegnano che a volte tornare alle origini non è un errore perché le storie d’amore come quelle riferite alle attività lavorative sono animate da passioni e non da icone ed è quindi per questo che è necessario rimodulare (e riscoprire) stili di vita che diano soddisfazione in quel che ognuno di noi fa; in amore come sul lavoro, nell’ambito famigliare quanto nella vita di relazione servono rispetto e capacità, talento ed entusiasmo per essere veramente “padroni” della propria vita pur rispettando quella degli altri.
Il passato quindi ci insegna, malgrado l’occupazione in caduta libera ed i folli ritmi del “quotidiano”, che non è più importante essere solo belli “fuori” ma vale di più quel fascino intangibile semmai latente in ognuno di noi che ha soprattutto a che fare con energia, vitalità e benessere ovvero quel genere di bellezza che suscita immediata simpatia e che non appassisce con gli anni che passano.
Giuseppe “vas” Vassura