Global warming, sagra delle opinioni?

E’ mutato l’atteggiamento nei confronti della scienza quando si legge o si assiste ad un dibattito Tv su temi ambientali? Oggi il: “…no, io non guardo o leggo quelle cose, non ci credo!” è preistoria esclamativa tante sono le informazioni a riguardo perché termini come Global warming e Air pollution fanno ormai parte del quotidiano.

Il mancato sviluppo però di una “seconda cultura”, una (dis) informazione inerente la storia del nostro clima, rischia di trasformare un sano dibattito scientifico in una giungla di opinioni spesso contradditorie entro la quale il cittadino medio si può perdere facilmente, giusto sì prendere misure nei confronti del riscaldamento globale ma le “one direction” assolutistiche intraprese da alcuni attori quali Leonardo di Caprio ed Arnold Schwarzenegger nello sposare assolute certezze sul perché il clima cambia, dando inequivocabilmente colpa agli umani, fanno sorridere.

Qualche dubbio a proposito emerge dalle informazioni inerenti la non responsabilità umana sul riscaldamento globale tra il 21 e il 50 d.C quando fu possibile coltivare viti in Inghilterra o nell’anno mille quando i Vichinghi colonizzarono la Groenlandia, chiamandola Gruene ossia verde.

Questo perché la storia del clima terrestre insegna che si sono susseguite epoche di riscaldamento indipendente dal (semmai) maldestro operato di chi a quei tempi ci ha abitato, lasciando da sempre la porta aperta ad altre rispettabili tesi ossia che i cambiamenti climatici possano non essere dovuti al “progresso” sregolato del genere umano ma bensì ai mutamenti legati all’attività del sole.

Su giornali, Tv, Web, ecc. da troppo tempo si assiste a una “sagra delle opinioni sul Global warming dove chiunque dotato di un titolo accademico anche non in climatologia, fatta sua la platea e le conclusioni, è opinion-leader.

E’ sopratutto nell’ultimo decennio che media e social network hanno imbastito una giungla di news in ambito ecologista con connessioni tra personaggi da “mettere in mostra” politici e lobbisti, quanto gli scienziati, alla ricerca spasmodica di audience e al contempo garantendo strategie per sempre maggiori risparmi energetici, riducendo l’impatto sull’ambiente pur mantenendo la nostra qualità della vita.

Clima quindi come caotico fenomeno prodotto dall’interazione di forze che spingono al riscaldamento globale (e viceversa) indipendenti dal fattore umano? Forse sì, queste notizie semmai irrazionali vengono lette con gli “occhiali” della propria visione del mondo perché gli interessi che ruotano attorno al fenomeno Global warming sono enormi, ignorano e piegano a volte altri punti di vista altrettanto autorevoli solo perché non consoni alla propria ideologia spesso mancando di obiettività e umiltà, non a beneficio invece di un’informazione rigorosa, affidabile e di buon senso.

Giuseppe Vassura

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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