L’economia turistica sta vivendo una fase record

Positive le prospettive per il turismo in Italia e nella regione Emilia Romagna nell’estate 2016. Continua l’aumento della clientela straniera, già evidenziatosi negli ultimi anni, e un’espansione della domanda italiana che conferma la ripresa avviata a partire dall’estate 2015.

Infatti, nel 2015, è stato registrato un incremento del +4,4% rispetto al 2014. La crescita maggiore è avvenuta per l’Europa, l’Asia e le Americhe con un +5%.

Il viaggio, che è diventato un bisogno primario a cui non si rinuncia, va osservato da un duplice punto di vista, che è sia quello dello svago che quello dell’apertura verso i diversi contesti, in particolare per quanto riguarda le città d’arte, le iniziative culturali, gli itinerari tematici come per esempio la cucina e le eccellenze del territorio.

La regione Emilia Romagna ha approvato una nuova legge sul turismo ed è impegnata su interventi di riqualificazione e sviluppo di questo settore così come l’area metropolitana di Bologna e la Romagna. Una delle novità di questa estate è la fusione fra la società Area Terre di Faenza e la società Turismo Area Imolese al fine di ottimizzare da un punto di vista qualitativo e quantitativo questi territori.

Il turista chiede il contatto con la vita vera dei luoghi incontrando i residenti per immedesimarsi nelle esperienze della gente del posto. In futuro, quindi, viaggeremo con sempre maggiore attenzione verso la sicurezza delle mete, scegliendo luoghi più tranquilli e defilati, alternativi a quelli dei grandi flussi. Gli scenari e le tendenze per il 2020 vanno infatti in direzione di un’espansione del turismo verde e legato non tanto alla scoperta dei grandi monumenti quanto dei paesaggi culturali.

Una ricerca di luoghi no-stress dove star bene, magari semplicemente guardando un tramonto sul mare o passeggiando nella collina e nella campagna.

 

Susanna Martoni
Redazione

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