Le coppie alfa: un “rapporto a distanza”

foto relazione ‘a distanza’

Amori esili, instabili in cui ci si lascia e ci si riprende in un estenuante “stop and go“.., difficile dire se dovuto all’insicurezza dei tempi o causa perentorie esigenze egocentriche; femmine e maschi che di sicuro non rischieranno l’estinzione perché semplicemente hanno il coraggio di dire che cosa pensano.

Si esibiscono insieme a singhiozzo queste coppie “alfa”, non più come in passato un’esclusiva metropolitana ma ora estesa anche alla grande provincia italiana, sono figlie di un benessere neo-latino economico indipendente ed incessantemente litigano e si riappacificano per la gioia della chiacchera e del retroscena.

Magari dopo altri giri, nella seconda metà della vita potranno teneramente essere coppia solidale, meglio senza figli e al termine di una vita lavorativa tutta presa a rincorrere coincidenze ferroviarie e tratte di scali aeroportuali; finire col vivere, dopo aver svoltato da storie di inenarrabile pena, quasi come moglie e marito scolpiti nell’immaginario collettivo ritratto d’amore inossidabile capace di non estinguersi.

La coppia “alfa” è vincente solo quando uno dei due indica all’altro un futuro possibile, parte della propria personalità o soltanto un desiderio profondo, plastico ed incline al cambiamento ossia che mette in moto un percorso su cui confrontarsi per arrivare ad una visione comune della vita; ciò può essere accettabile o meno a fronte dei diritti di entrambi, inalienabili, specifici e tendenti a far scelte concrete che però devono convergere in reciproca soddisfazione sennò sono guai che possono distruggere l’amore e determinare il fallimento del progetto.

Nell’era della comunicazione dove possiamo tutto di approfondimenti ed informazione su qualsiasi argomento ci sono coppie che vivono decenni di maldestri “inciuci” atti solo a far lievitare incomunicabilità ed incomprensione, questo perché il dialogo è distorto da chi dei due non vuol riceverlo, la relazione interpersonale perciò abortisce con chi non è disposto a cambiare.

Non solo dopo gli “anta” si è più consapevoli sui sentieri della vita, si può diventare coraggiosi anche prima grazie all’egemonia culturale di cui disponiamo, democrazia e benessere più o meno diffuse sono a dimostrare quante occasioni ci possono essere se solo esplorassimo gusti, preferenze e valori che la nostra società offre; non importa se tutti si spostano e cambiano città in cui nessuno sa chi in realtà sia l’altro perché non sa che esperienze abbia fatto e conosce solo ciò che dice ora, dentro alcuni silenzi, a volte, si sta davvero bene.

Ecco forse spiegato perché dopo settimane di lavoro all’estero non si desideri tornare “alla base” ma si preferisca concedersi “in loco” ballate tango, sdraiarsi al sole ed essere in egual misura se stessi ovvero “stranieri di un’altra patria”, conciliando il lato oscuro della luna con un nuovo ottimismo dello splendore dell’altra metà.

La fusione è però un processo ad un tempo emotivo ed intellettuale, se non viene compiuto o viene compiuto male ne risulta compromesso il rapporto di coppia.

Succede ciò a quelle coppie “alfa” sposate col proprio lavoro, a quegli individui che sono sempre sotto i riflettori se alle prese con sceneggiature per le grandi produzioni made in Usa, quanto soprattutto a quelli isolati che in silenzio stilano semmai rapporti sulle Air Pollution Politicies, perché chi sta in silenzio sta in un punto che se anche vicino nello spazio purtroppo per il partner risulta lontano da tutto.


Giuseppe “vas” Vassura

 

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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