Era nato a Trevico (Avellino) il 10 maggio 1931.
Maestro del cinema italiano era noto per capolavori come ‘C’eravamo tanti amati’, ‘Una giornata particolare’ e ‘La famiglia’.
Giuseppe Tornatore, Walter Veltroni, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, Fabio Mussi, sono tra i primi arrivati alla camera mortuaria, senza esposizione del feretro e chiusa al pubblico, di Ettore Scola, al Policlinico Umberto I di Roma. La famiglia del grande regista scomparso ieri ha richiesto assoluto riserbo per oggi, mentre domani sarà aperta al pubblico la cerimonia allestita dalle 10 alla Casa del Cinema di Roma.
Maestro del cinema italiano, Scola era noto per capolavori come ‘C’eravamo tanti amati’ (1974), ‘Una giornata particolare’ (1977) e ‘La famiglia’ (1987). Scola era in coma da domenica sera.
“Con Ettore Scola scompare un protagonista del cinema italiano. La cultura e lo spettacolo mondiali perdono un grande maestro che ha raccontato, con acume e sensibilità straordinari, vicende, personaggi e periodi della nostra storia contemporanea”. È quanto dichiara il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, esprimendo il suo “profondo cordoglio” ai familiari del regista.