Brindisi come Betlemme, quando la solidarietà non é di casa

Risulta stridente legittimare una violenza come quella nel caso di una guerra o legata alla politica o alla religione, ma in passato é successo…
Del resto lo scontro tra comunismo, nazismo, fascismo e democrazia è fresco ricordo di quanto abbiano latitato solidarietà ed accoglienza e di come il termine violenza abbia purtroppo fatto rima con indifferenza…

Questi errori del passato hanno insegnato che di fronte al rischio della vita, che è l’unico bene che ci è  rimasto, tutti gli altri argomenti sono solo chiacchere e le forme di violenza in passato considerate accettabili, come quelle sulle donne o sui bambini, oggi fortunatamente non lo sono più.
E’ per questo che un rifiuto di carità a volte stupisce, come se improvvisamente il buonismo della solidarietà non fosse più di casa e, anestetizzati rispetto al dolore del nostro simile, fossimo ritornati ad un medioevo di violenza e indifferenza; è successo in quel di Brindisi qualche settimana fa dove un uomo è stato picchiato in strada tra l’indifferenza degli automobilisti che transitavano accanto.

L’ora di primo mattino di una zona industriale forse non è luogo né spazio temporale ideale per badare a quel che succede ma ha del grottesco che nessuno si sia accorto del pestaggio in corso e abbia fermato gli “appetiti” distruttivi dell’aggressore; come se ci sia stata la volontà di non vedere la sofferenza della vittima e di fregarsene del disagio di un proprio simile. Forse paura di intervenire per non crearsi problemi e rischiare l’incolumità personale?

Il rifiuto della carità non è una novità, ricordiamo che duemilaquindici anni fa il Bambin Gesù nacque in una grotta anche per questo, Brindisi come Betlemme quindi? Speriam proprio di no.., anche perché l’essere umano è pur sempre animale sociale e se non può contare sulla carità ed accoglienza dei suoi simili viene privato delle fondamenta stesse del suo “quieto vivere”.

Ma questa “bella vita” fatta di modernità e civilizzazione dei costumi ce la dobbiamo meritare, soprattutto usando i “mezzi” che la democrazia ci da..: quindi venga pure Lampedusa come città-icona di solidarietà ed accoglienza e non Betlemme…o peggio Brindisi

 

Giuseppe Vas Vassura

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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