Expo Milano Duomo

Un Tris d’assi per Expò 2015: forse ultima spiaggia..?

D. Bracco e G. Squinzi per Expo 15

Cibo e vino in Italia diventano superstar in tv per non dire libri e Web: é la “grande abbuffata” dell’anno made in Expo 2015, per quasi un semestre questa vetrina planetaria ci terrà compagnia nel quotidiano attraverso numeri, analisi e scenari futuri soprattutto in ambito agroalimentare made in Italy…

Da maggio 2015 quindi, Expo ragionerà sul percorso del food a livello nazionale ed internazionale ma ciò implicherà pure descrivere la forbice che divide i Paesi Avanzati da quelli Emergenti ove in questi ultimi (purtroppo) il cibo è sostentamento e basta, non trascina moda, turismo e tutto ciò che fa tendenza quale sarà la mission Expo; nel terzo e quarto mondo c’è arretratezza economica e culturale e non si respira aria di Food Economy, né globalizzazione o innovazione, non esistono grandi o piccole imprese, né distribuzione o finanza.

Chiaramente la vetrina milanese non parlerà solo di cibo, la faranno da padrone le eccellenze nazionali del metalmeccanico, manifatturiero, terziario e le “punte di diamante” tricolori in fatto di ricerca ed innovazione; le scelte vincenti sono state fatte ed un favoloso tris d’assi è stato calato.

In primis il presidente di Expo 2015, Diana Bracco presidente e amministratore delegato dell’omonima multinazionale farmaceutica (3.200 dipendenti), il suo ottimismo ha contagiato (quasi) tutti quando ha sentenziato come “occasione unica” (per i pessimisti come “ultima spiaggia”) per attirare investimenti stranieri e creare migliaia di posti di lavoro; quale presidente Confindustria e primo tifoso del Sassuolo calcio, a farle eco da stadio Giorgio Squinzi: “Una partita da vincere”, pure lui laureato in chimica come a significare che senza questa scienza all’oggi non si va da nessuna parte.

Per ultimo ma non per importanza il vulcanico fondatore di Eataly, Oscar Farinetti (ex proprietario della catena Unieuro), che ha dettato tempi e modi dall’alto del suo impero in cui non tramonta mai il sole; fondata nel 2004 a Alba (Cuneo) la sua “Srl”, fatta di punti vendita specializzati nella vendita e somministrazione di generi alimentari rigorosamente made in Italy, è rivolta ad una “utenza” di alta qualità ed in questi ultimi undici anni è stata esponenziale la crescita del numero di filiali, da Bologna a Bari, da Chicago a Dubai, da New York a Tokio ove il suo slogan “La vita è troppo breve per mangiare e bere male” ha sortito l’effetto sperato.

                      sponsor alimentare “Eataly”

Tutto bene quindi? Sembra di si o almeno sulla carta…  Le zone d’ombra sono le solite perché finora in Italia ciò che abbiamo di positivo si è quasi sempre trasformato in negativo per mancanza di onestà e senso civico, tolleranza e democrazia a volte non fan parte, ancora, del nostro Dna di cittadini (e contribuenti);  l’obiettivo di consolidare fra i giovanissimi la certezza e rilevanza di questi valori parlando loro di coscienza civile, di democrazia e di apertura verso “gli altri” è stato finora mancato da parte delle istituzioni didattiche quanto in ambito sociale.

Italy is Eataly:
è questo “Il più grande ristorante che mente e pancia umana abbia mai pensato”, la mission filosofica di un futuro che verrà lascia ben sperare, ce n’è bisogno soprattutto perché dopo il risultato delle ultime “politiche” gli italiani, oltre i soldi, sembra che abbiano finito pazienza e speranza e se davvero siamo all’ultima spiaggia ci vorrebbe qualcuno che bruci le tappe, inverta il trend e dia il buon esempio parlando di un progetto comune in quanto ho letto da qualche parte che siamo gli unici “europei” che, nei quindici anni dell’euro (1999-2014), abbiano visto il prodotto interno lordo pro capite, scendere anziché salire.

Un solo asso ha cambiato (in meglio) quattro delle nostre abitudini d’essere: musica, computing, telecomunicazione e film, ma portroppo il gran precursore Steve Jobs ci ha lasciati e l’America è lontana, per qualcuno dall’altra parte della luna…

 

Vassura

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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