8 marzo:
le ragioni per cui ha ancora senso festeggiarlo..

L’ 8 marzo, come sappiamo, si è celebrata la festa della donna.
Non mi addentrerò nelle polemiche che si ripetono ogni anno e che imperano sui social network. Voglio invece esporre le ragioni per cui credo che sia giusto festeggiare ancora questa ricorrenza, seppure ormai abbia poco a che fare con il motivo che ne ha dato origine…

Agli uomini che sono ‘invidiosi’ di non avere una festa tutta loro in cui le mamme, le fidanzate e le sorelle gli regalano macchinine così come alle donne vengono regalati i fiori, dico che personalmente, istituirei anche una “festa dell’uomo” inteso come ‘maschio’. Ebbene sì. Credo che abbiano almeno in parte ragione a lamentarsi. Viviamo in un’epoca di parità, invece viene portata avanti l’idea che la donna meriti di essere coccolata, riempita di attenzioni, di mimose e di auguri, mentre agli uomini è richiesto un atteggiamento più ‘consono’ al loro genere. Credo che tutto ciò sia ingiusto e che da un certo punto di vista leda la presunta uguaglianza tra uomo e donna. In sostanza, come ad alcune donne non piacciono fiori, cuori e smancerie, ad alcuni uomini piacerebbe avere una giornata in cui ricevere attenzioni in quanto uomini. O almeno immagino, da donna, che sia così.

In secondo luogo però non sono assolutamente d’accordo con chi relega l’8 marzo, (come d’altronde tutte le feste) a festa commerciale, istituita per vendere e che ha perso di qualunque significato. Innanzitutto sono profondamente convinta che siamo noi a dare il significato alla nostra vita, e più precisamente, alle nostre giornate. Perciò, a chi interessa prettamente il lato superficiale di questa festa, si aspetterà mimose, regali e forse una cena fuori, ma nient’altro. Credo che invece sia più che giustificato chi utilizza le feste, di qualunque tipo esse siano, per celebrare qualcosa che oggettivamente non si può celebrare tutti i giorni. Per chiarirci, molti contestano l’8 marzo perché “la festa delle donne è tutti i giorni”. No, non è vero. Quello è un mondo utopico in cui ogni giorno della nostra vita dovremmo svegliarci e celebrare qualsiasi cosa e persona esistente sulla faccia della terra. Dovrebbe essere tutti i giorni la festa delle mamme, dei bambini, dei padri, degli uomini, delle zie, degli oranghi, delle foreste in via di estinzione, della nutella, della fratellanza e così via. Ma siccome noi esseri umani siamo (forse per fortuna) così limitati, ci è utile scegliere un giorno in cui concentrarci su una festa alla volta. Io non ci trovo nulla di male. Ovviamente si spera che il proprio uomo sia gentile e amorevole tutto l’anno, ma se un paio di giorni all’anno è più gentile del solito, c’è solo da esserne contente, no? Insomma.

Invece di polemizzare continuamente credendo con ciò di essere originali e anticonformisti, credo che la cosa migliore sia godersi ciò che abbiamo e che possiamo avere. Se il calendario ci permette ogni 2/3 mesi di risvegliarci dalla routine con qualche festa, che ci faccia sentire di nuovo appagati e amati, dovremmo semplicemente approfittarne e godere della compagnia degli altri e dell’aria di festa. Non è meglio essere felici piuttosto che corrucciati?

Adriana

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