Pino Daniele e la sua ‘formula vincente’

l’artista Pino Daniele in un Live

La formula vincente di Pino Daniele è un riff fusion di pop e jazz essenziale, gli assoli soft della sua chitarra e quella la voce “very very blues” che raccontava sia storie della sua Napoli, sia degli attributi a volte pericolosi di una donna.

Questa ricetta non é stata mai cambiata e così facendo ha portato la sua città, Napoli, ad essere conosciuta nel mondo non solo per il famigerato malaffare ma soprattutto come patria di artisti di spessore; la magica sonorità di quella formula l’ha portato a collaborazioni all’inizio degli anni ’80 con i maggiori interpreti della musica internazionale quali i componenti dello storico gruppo Weather Report e a essere considerato nel mondo il miglior musicista italiano, quello di maggior talento.

Non sono i ben 31 album pubblicati che hanno fatto di Pino Daniele l’eccellenza in fatto di musica d’autore, quanto la qualità delle loro “tracce” quale quella, che pare quasi una premonizione in merito la sua fine, del brano contenuto in “Se mi vuoi” dall’album “Non calpestare i fiori nel deserto” del 1995 che recita: “Se mi vuoi, manda via questa tristezza, amore mio, perché la vita passa in fretta”.

Fortuna per lui e per noi appassionati di bella musica ciò non è successo e ancora per anni ancora abbiamo goduto delle sue performance, concerti, album, colonne sonore di film; anche se la sua salute non gli ha permesso di suonare “live” come avrebbe forse voluto, ugualmente è stato primattore di eventi internazionali quali il festival Crossroads 2010 organizzato da Eric Clapton a Chicago suonando assieme a Joe Bonamassa e Robert Randolph, inoltre nel 2011 sempre con l’amico Clapton a Cava dei Tirreni ha incantato i 16.000 presenti in uno storico concerto.

Rigorosamente sold-out i suoi concerti europei è però sempre stata Napoli ed i napoletani che gli hanno regalato i sorrisi ed gli applausi che preferiva, gratificandolo di più, il triplo Cd del 2008 è una perla rara, una sorta di “rifondazione” a distanza di anni coi vecchi amici Tullio de Piscopo, Senese, Esposito, Amoruso e Zurzolo, realizzato anche in omaggio all’amico Massimo Troisi ed al suo film “Ricomincio da tre” di cui Pino Daniele nell’81 ne aveva composto le musiche.

Poi le performance live ad altissimo livello con Gigi D’Alessio, Giorgia, Irene Grandi, J-Ax, Fiorella Mannoia, Francesco de Gregori, Ron, insomma da quel 1980 in cui suonò come “apripista” al concerto milanese di Bob Marley è stato un crescere di livello anche grazie all’influenza che in lui ha sempre avuto la musica rock-jazz di Louis Armstrong e George Benson.

Solo pochi giorni fa ci ha deliziato del suo talento grazie al programma tv di fine anno da Courmayeur con uno dei suoi pezzi storici “‘O scarrafone”, tratto dall’album “Un uomo in blues” del 1991, rigorosamente “live”.

 Come quella volta a fine anni ’70 che, se la memoria non mi inganna, lo ascoltai in una sua performance a Cervia; aveva i capelli neri, lunghi e ricci ma stesso magico riff della sera di capodanno, stessa “formula vincente”, quella che ci permetterà di ricordarlo nel migliore dei modi, come d’altronde meritano i grandi musicisti.

Vas

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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