L’ ideologia ‘infamante’

una vignetta del Charlie Hedbo

La responsabilità aberrante dell’attentato di mercoledì 7 gennaio a Parigi contro la rivista satirica Charlie Hebdo, sembra proprio oggettiva e senza scusanti perché le vignette e la religione islamica sono solo un pretesto; quei terroristi hanno messo in scena quella strage percorrendo lo stesso cammino di altri folli ossia colpire le folle attraverso il terrore, imponendo al potere riconosciuto un massacro. Altro che guerra di religione.

Non fu così per l’anti giudaismo, quest’ultimo nato da una incompatibilità religiosa degli Ebrei verso i Giudei, che rinnegarono Gesù e lo crocefissero, anche se ad onor del vero la crocefissione apparteneva al (mal) costume dei romani che a quei tempi occupavano la Palestina;
nei tragici fatti di Parigi questa volta non c’entra la religione o l’etnia ma solo l’intolleranza ed il terrorismo, questi fanatici vogliono dominare a spese altrui, annullare l’individuo in quanto tale e perciò anche la società di cui fa parte.

La loro insofferenza estrema non lascia scampo, nel loro sangue scorre un’ideologia infamante che arma mani assassine togliendo vite, come quelle dei giornalisti francesi di Charlie Hebdo, intesi come una specie di razza inferiore e maledetta, da distruggere e così è stato.

Ho letto che la memorizzazione del Corano in certe zone del Pakistan e dell’Afghanistan rappresenta l’unica educazione possibile per i bambini in età scolare ed il risultato negli anni a venire sono  giovani attratti dalla mentalità jihadista che promette loro di andare in paradiso per sette generazioni; illusioni, come quelle che hanno portato l’alleanza occidentale a sganciare “sante” bombe per stanare alcunché ovvero iniziare una nuova Guerra del Golfo.

L’esercito armato dell’ IRA in Regno unito

Forse il punto di non ritorno è già stato superato ed ora non ci resta altro da fare che “convivere” con la malattia, ossia l’ideologia infamante della mentalità jihadista; la cura dell’azione militare occidentale non ha avuto i risultati sperati e quanto perdurerà questa “convivenza”  è all’oggi impossibile prevederlo.

Forse il raffronto più calzante in termini temporali è quello che ha riguardato le sanguinose vicende dell’  I.R.A. (Irish Repubblican Army), vera e propria spina nel fianco dei sudditi di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra fin dal 1918; tra la fine degli anni ’60 e la fine degli anni ’90 l’ideologia separatista dell’Ira si evolvette in “guerra terroristica” insanguinando il Paese e causando oltre 3.000 morti.

Per venirne a capo allora non ci vollero né cortei e tantomeno “condivisioni” ma unicamente pazienza, organizzazione e soprattutto tanto orgoglio.

 

Giuseppe Vas

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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