Tempo di crisi per turismo e Biodiversità

Biodiversità in calo

C’è crisi…? Macchè, coefficienti 2014 a doppia cifra per la vacanza alternativa, si fa di necessità virtù, scegliendo i percorsi alternativi di birdwatching o enogastronomici.

Sono cambiate le mete, non va più la vacanza di massa bensì quella “dedicata”, a progetto infatti hanno spopolano le adesioni ai percorsi natura nelle aree protette ed i parchi; grazie anche all’evolversi della cultura contadina, che ha abbandonato gli storici steccati che l’hanno isolata per decenni dal contatto col pubblico degli utenti, si aprono finalmente le aziende agricole e viti vinicole ai visitatori per la degustazione e l’acquisto dei prodotti enogastronomici e si partecipa fattivamente all’allestimento in città dei mercatini settimanali coi prodotti ortofrutticoli a chilometro zero.

La tendenza degli ultimi anni è quella di far vacanza più a contatto con la natura, idea fra l’altro che abbraccia il favore di tutta la famiglia, dai nipoti ai nonni e perdippiù in tanti casi rende possibile poter prestar lavoro saltuario in azienda in cambio di vitto e alloggio; sempre più eco-turismo “wild” quindi, sembrano lontani anni luce i tempi delle foto in bianco e nero che immortalavano agricoltori orgogliosi e raggianti di fronte alle stragi di lupi a Yellowstone, il celebre parco nazionale Usa, dove a inizio novecento li fecero fuori tutti.

Vacanze in stile “Wild”

Ancora vengono alla mente le immagini dei cumuli di corpi di lupi con gli uomini coi fucili in mano, purtroppo in alcune zone d’Italia purtroppo è ancora così per proteggere le greggi e solo l’anno scorso nel grossetano sono stati 10 i lupi uccisi da attività legate al bracconaggio quali bocconi avvelenati e lacci a tagliola; i testi di ecologia invece all’unisono ne gratificano la presenza, il lupo è garante di un equilibrio ambientale ormai accertato in quanto cibandosi soprattutto di animali deboli o malati garantisce la non proliferazione di malattie presenti nei cervi, daini e caprioli ed inoltre, come predatore, ne controlla le nascite in quanto un numero incontrollabile di questi voraci erbivori devasterebbe come già successo gran parte dei sottoboschi.

Il paesaggio libera la mente:
Oggi fortunatamente val di più la battuta “in bocca al lupo” di quella che “l’unico lupo buono è quello morto” e le sue tracce le si può osservare con ciaspole ai piedi negli itinerari dedicati accompagnati dalle guide forestali, itinerari inseriti nelle settimane della vacanza tematica dove la fatica giornaliera, alla sera, si dimentica a tavola assaporando le delizie locali, sulla terrazza o nella spa dell’agriturismo in totale abbandono perché il paesaggio libera la mente, la coordinazione di braccia e gambe aumenta il consumo di calorie ed i movimenti dolci delle passeggiate non gravano più di tanto su articolazioni e muscolatura; questa, in tempi di crisi, non è diventata una moda ma un modo per conoscere l’altra faccia del turismo, quello più economico ed ecologico al di fuori dei soliti canoni ossia: mare sinonimo solo di tintarella/discoteca e montagna solo di neve/sci.

Oggi il lupo, ma anche l’orso, la lince ed altri carnivori d’alta quota vengono monitorati dai responsabili la sicurezza della montagna, ne vengono seguite le migrazioni e conservati i biocorridoi indispensabili per una buona salute del branco anche in ottica riproduttiva; inoltre, a tutela della biodiversità, la lotta al bracconaggio si è intensificata perché finalmente si è capito che lo studio della fauna montana e pedecollinare è diventato importante per far partecipi le nuove generazioni alle tematiche ambientali ossia l’importanza degli equilibri naturali delle specie protette contro quella follia collettiva che solo pochi decenni fa sterminò gran parte dei grossi carnivori delle nostre montagne.

L’ intenzione dei politici:
“Incentivare è una priorità”, parola di Maurizio Martina ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che per far decollare i comparti di sua competenza intende giocare le carte dei mutui a tasso zero e detrazioni fiscali per affitto terreni ai giovani under 35 e sgravi retributivi per gli assunti più stabili; il turismo ed il cibo sono da sempre eccellenze italiane e sono fra le priorità che l’Expo milanese di maggio presenterà ai player internazionali quali “locomotive” del made in Italy, ben 260 miliardi di euro l’anno sono i numeri del comparto alimentare.

Ma in fondo si tratta di un’inezia di fronte all’ineguagliabile ed irraggiungibile realtà di poter rappresentare il Paese più desiderato al mondo in tema di bellezza paesaggistica..

Vas (Vassura)

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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