L’Italia e il relax delle “feriae Augusti”

Tutto, o quasi.., è concesso il giorno di Ferragosto fin dal 18 a.C, da quando Augusto imperatore ne fece un’unica festa per un mese, le “feriae Augusti”, appunto in onore del sole, della buonasorte e di ogni divinità agricola; il culmine dell’anno vigilia di semine come a dire di poter scommettere sul futuro, il tramonto è lontano ma più vicino che in luglio e che già qualche foglia può cadere.

Ancor prima di Roma imperiale questo periodo d’estate non lo ignorava l’Egitto, che onorava Osiride gente imparentata col sole, e le genti di Grecia che verso il 17 del mese pregavano Artemide.

Con l’avvento del Cristianesimo però tutto o quasi cambiò, per colmare il vuoto degli (ex) Dei, il ferragosto celebrò l’Assunzione nei cieli di Maria Vergine madre di Cristo, anche se sembra che già prima del ‘500 l’Assunta venisse celebrata fra i cristiani di Palestina; in tutti i Paesi ufficialmente cristiani questo è il giorno di Maria e si festeggia, dal Burundi al Liechtenstein, dall’Islanda alla Germania cattolica, perfino in parte del mondo islamico e vuoi anche perché l’estate sta declinando, il 15 di agosto è da sempre l’occasione di onorarlo con una abbuffata.

In Italia come in nessun’altro Paese del pianeta queste “feriae Augusti” sono sinonimo di relax e svago, indi servizi azzerati e tutto chiuso. Quest’anno come l’anno scorso, e come forse il prossimo, ci sarà poco da festeggiare: la crisi morde e toglie soldini da destinare al convivio di questa festa estiva come già successo per quelle passate di Natale e Pasqua, ma tanto è ferragosto e ogni scusa é buona per uscire lo stesso, noi italiani siamo fatti così.

Quest’anno ci si è messo pure il maltempo d’altronde.., con un Luglio freddo e piovoso, ha messo nei guai i professionisti della balneazione e tolto entusiasmo ai vacanzieri del nord-italia che hanno disdetto le usuali prenotazioni settimanali scegliendo i meno onerosi weekend “mordi e fuggi”, sempre meteo permettendo.

Strage 2 agosto 1980 – stazione di Bologna

Questo sobrio ferragosto ha “annacquato” il dirompende sballo di quel divertimentificio balneare così di casa negli anni passati e ha permesso di amplificare argomenti meno effimeri e di più largo spessore quali le ricorrenze per la strage di Bologna del 2 agosto 1980, 85 morti e 200 feriti vero e proprio scempio di vite umane nella più grave strage di tipo terroristico in tempo di pace; responsabilità dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari), condanna a Valerio Fioravanti e Francesca Mambro e, con pene minori, una miriade di attori interpreti di una infinita serie di fatti delinquenziali che hanno visto coinvolti massoni, faccendieri e ufficiali dei servizi segreti, un bruttissima pagina per la nostra democrazia che vide (senza prove) il Fronte popolare per la liberazione della Palestina colluso coi terroristi neri.

Il caldo afoso di quel 2 agosto 1980 venne anch’esso disintegrato assieme alla sala d’aspetto di seconda classe dall’esplosione di quei 25 chili di esplosivo di Compound B, i treni erano stipati e alle biglietterie le code non finivano mai, tanti erano gli italiani che si recavano nei luoghi di villeggiatura per ferragosto.

Quei criminali che presero di mira la stazione di Bologna sono stati i figli dello stesso terrorismo nero che anni prima aveva colpito a Milano in piazza Fontana e a Brescia in piazza della Loggia, tutti fanatici neofascisti, tutti italiani e tutti ben noti alle forze dell’ordine per altri attentati a Roma e assassini brutali, una lunga scia di sangue che dal gruppo Ordine Nuovo portò ai Nar col benestare di beneficiari, anche politici, dell’epoca.

Nel loro disegno criminale purtroppo ebbero la fortuna dalla loro.., l’Italia era già in relax, tutto chiuso e con la mente in “feriae Augusti”.

 

Vas

 

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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