Una nuova Primavera

Mi ricordo come fosse ieri, anche se sono trascorsi parecchi anni da quel viaggio dove ti ho incontrato per la prima volta, quando scendesti dalla carrozza prima di arrivare a Vienna.
L’aria era frizzante, la brezza sfiorò il tuo bel viso. Improvvisamente le tue guancia pallide arrossirono, una folata di vento ti scompiglio i lunghi capelli biondi. Ti avevo guardato di sotterfugio per tutto il viaggio, poi, deciso, mi rivolsi a te sussurrando. “Sai che indossi con estrema eleganza quei bei guanti di velluto?E’ancora freddo, li porto anch’io.”

“Cristina, mi concedi il permesso di prenderti le mani e sfilarti i guanti, di scaldare e toccare le tue mani affusolate, fragili, nude e sfiorare la tua pelle candida color di luna, morbida e fine come la seta, e tenerle tra le mie?”
Immediatamente mi tolsi i guanti di pelle scamosciata e nello stesso istante li sfilasti anche tu. Senza nessun indugio le nostre dita si intrecciarono, e si strinsero come in una morsa di piacere. Un brivido gelido raggiunse improvvisamente tutti e due.
Rimanemmo in silenzio per parecchio tempo ma ci sembrò un attimo. Le tue rosse labbra carnose rimasero quasi socchiuse, poi ti usci come un alito di vento leggero dalla bocca, un sussurro, “ohh, ohh, mi manca il respiro; Giacomo ti prego saliamo in carrozza.”
Anch’io ero sconvolto, confuso e vibravo come le corde di un violino ti guardai con ardore i tuoi occhi brillavano come stelle cadenti e non nascondevano segreti, non dissi nulla e il tuo sguardo si incrociò con il mio. Preso dall’euforia avvicinai le mie labbra alle tue morbide mani e le baciai instancabilmente più volte.
Eravamo confusi tutti e due, forse io più di te.
Per toglierci dall’imbarazzo iniziammo a parlare, facendo finta di nulla, tu per prima.
“Le gemme degli alberi sono appena sbocciate, le rondini dopo un lungo viaggio stanno ritornando ai vecchi nidi, la natura dopo il letargo invernale, si sta risvegliando e il mio cuore sta vivendo una nuova primavera.”
Mi rivolsi a te con un sorriso di consenso e continuammo il nostro viaggio…………
Cristina, amore mio, tra pochi giorni festeggeremo il nostro cinquantesimo anno di matrimonio. Di primavera ne sono trascorse non so quante, i capelli ormai sono bianchi i volti stanchi ma il nostro viaggio continua tenendoci sempre per la mano e assieme viviamo nel cuore sempre ogni giorno una nuova primavera……..

TRAVERSARI CATERINA – Fusignano

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