La morte del carnefice: Priebke

erich_priebke_afp_600E’ morto all’ invidiabile età di 100 anni, Erich Priebke, il condannato all’ergastolo per essere stato compartecipe alla realizzazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
Sebbene subalterno di Herbert Kappler, allora comandante a Roma, mai si pentì di quelle fucilazioni anzi recentemente, da ex capitano SS, ha sempre gradito gli striscioni in onore del suo compleanno apparsi per le strade di Bolzano.

Le 335 persone delle Fosse Ardeatine e gli 800 civili dell’eccidio di Marzabotto sono solo due delle criminali gesta della scia di sangue che ha accompagnato le truppe di occupazione tedesche nella lentissima ritirata da Sud a Nord; tante, troppe sono state le stragi naziste rimaste senza colpevoli e di cui mai si è parlato.
La gita scolastica cui ha partecipato mia figlia mi ha ricordato quella del campo di prigionia di Fossoli nei pressi di Carpi, centro di smistamento per ebrei e detenuti politici in attesa di essere deportati nei Lager del Reich, in cui furono trucidati 67 prigionieri come ritorsione per l’uccisione a Genova di alcuni soldati tedeschi.

Fortunatamente sono tanti i criminali responsabili che come Erich Priebke sono stati condannati: Theodor Saevecke fautore dell’eccidio di piazzale Loreto a Milano, Friedrich Engel capo delle SS a Genova e organizzatore delle stragi in Liguria ed infine Michael Seifer SS ucraino omicida e seviziatore di decine di prigionieri nel campo di prigionia a Bolzano.
Tante altre scellerate azioni delittuose ordinate dai nazisti come Priebke non sono mai state sotto la luce dei riflettori dei “media” perché le responsabilità personali delle stragi incrociarono le volontà politiche degli anni della Guerra Fredda tendenti a non perseguire i colpevoli e a volte la Ragion di Stato prevalse sull’accertamento delle verità; infine l’occultamento della verità sulle centinaia di stragi naziste in Italia è stata favorita da una scelta, a mio avviso errata, fatta nel dopoguerra di concentrare il ricordo dell’orrore attorno agli episodi più eclatanti, soprattutto le Fosse Ardeatine.
Il nostro tempo di pace ci fa capire che certe scelte individuali e l’obbedienza agli ordini è criticabile ma giustificabile in certi casi, soprattutto in guerra e quando si rischia la pelle; ma non per chi, come Priebke, ha predicato, ordinato e attuato lo sterminio e la violenza razziale, i suoi errori sono imperdonabili perché nessuna truppa di occupazione è arrivata al virtuosismo nell’arte di distruggere anime ed infliggere dolore come quella ai suoi ordini; da qui possiamo dire che la decisione del Vicariato di Roma a non celebrare i funerali in nessuna chiesa é abbastanza ragionevole…

Erich Priekbe ha oggettivamente combattuto per una causa che, se avesse vinto, avrebbe perpetuato Auschwitz e fino all’ultimo giorno è rimasto fermo e fedele a questo ideale.

 

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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