Cina_economia

Miracolo “Cina”

Il fenomeno Cina, miracolo economico pieno di luci e ombre contro il quale si mobilitano le lobby Usa sconvolge il mondo rendendo impossibile la produzione di manufatti altrove, i media dicono che far l’imprenditore oggi senza tenere conto dei cinesi è impossibile, ormai non si può più produrre.

L’idea di imporre dazi sui prodotti cinesi è buona ma poco praticabile perché ormai è l’Occidente si è abituato a consumare prodotti cinesi che hanno negli anni migliorato la qualità abbassando i prezzi, infatti le esportazioni inglesi dopo il 1830 ci misero dodici anni a raddoppiare, quelle tedesche negli anni sessanta, dieci anni e quelle giapponesi negli anni settanta sette anni mentre quelle cinesi nel 2000 sono raddoppiate in cinque anni e dal 1990 al 2003 sono aumentate di otto volte.
I marchi Timberland, Nike, Reebok, Adidas sono prodotti là perché l’orario di lavoro è di otto ore al giorno per sei giorni lavorativi ma con gli straordinari si arriva a undici ore, e alla ricerca continua dei costi più bassi; scarpe, borse, lavatrici, fotocamere, televisori ma anche alta tecnologia: il 30% dell’elettronica prodotta in Asia è cinese.
In Cina un operaio lavora quasi 2.400 ore l’anno senza gli straordinari, contro le poco più delle 1.600 ore di un operaio italiano; per di più costruire una fabbrica là, compresi i macchinari, costa meno di un trentesimo che in Italia.
Sono numeri impressionanti che non si fermano né con dazi o minacce di sanzioni, solo la Cina stessa potrà far male a se stessa se non saprà controllare una crescita che non ha precedenti, è vincente la sua capacità di accumulare capitali a bassi salari che accrescono l’esportazione.
E’ globalizzabile la Cina al pari di altre potenze mondiali? per ora no, l’annuncio di condanne (anche capitali) per chi vìoli l’informatica di Stato e l’apprensione per i fermenti rivendicativi religiosi sono problemi che il governo di Pechino risolve con il pugno di ferro, anche quello del mondo Occidentale che, a fronte di benefici commerciali (World Trade Organization) e istituzionali (G8), chiede a gran voce il riconoscimento d’ogni diritto politico e civile.

Ancora una volta quindi toccherà agli Usa la funzione di “gendarme istituzionale” come forza dissuasiva da questi azzardi, stavolta però senza il Giappone che deflazione a parte non è più disponibile per un opportuna “polizia di quartiere” in Asia.

Giuseppe “vas” Vassura – Alfonsine (Ra)

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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