Il "Boss" a San Siro

Live San Siro ’13: l’ agorà

Anche quest’anno per l’ennesima volta ho “toppato” il tour italiano del “boss” Springsteen per le date di Napoli, Padova e Milano, e per Roma (11 luglio) la vedo dura; mi è sempre successo così da “Greetings from Asbury Park N.J.” (1973) a “Wrecking Ball” (2012) ho sempre comperato i biglietti per regalarli poi ad amici con meno problemi dei miei.

Per il concerto di Verona era Pasqua , per quello (inimitabile) di Milano avevo l’influenza, impegni di lavoro per quello di Rom, altri motivi (inenarrabili…) per i successivi, insomma il “boss” mi manca; Stones, Dire Straits, Sting, Santana, Clapton, BBK, Zucchero, Ligabue, Bon Jovi, insomma tutti quelli della mia rock-generation li ho passati…eccetto lui !
Persino l’anno scorso 7 giugno-S.Siro e mio compleanno ho fallito per 1 impegno di lavoro, facendo felice il mio amico alfonsinese.
Si mi manca, anche perché il concerto del “boss” e non per quello che leggo ma “live” da chi ci va, si rivela ogni anno sempre più simile ad una AGORA’, luogo simbolo dell’esigenza sociale di essere insieme fisicamente, luogo che integra razze, classi sociali e soprattutto generazioni; ce n’è bisogno, soprattutto di questi tempi costretti come siamo a vivere in non-luoghi e alla deriva nella desolante astrazione della vita quotidiana fatta di relazioni social network e di centri commerciali.
La piazza dei 60.000 di S.Siro di qualche giorno fa invece no, nella scaletta di springsteen convive il lutto delle torri gemelle col gaudio della domenica, la denuncia contro gli speculatori di borsa col ruggito di Born in the Usa, la crisi dei disoccupati e la caduta delle certezze Usa con le ballate celtiche; lui a 63 anni è ancora talmente lucido e autoironico da provocare nei miei amici presenti l’esigenza del contatto fisico, dello sguardo, dei gesti e degli odori di cui il nostro corpo ha bisogno.

Poi ci stanno le canzoni, tutte bellissime, il trend liberal pro Obama, la generosità vocale di oltre 3 ore, i suoi viaggi in treno, i balli sul palco con l’ammiratrice, ok; però credo che il boss di speciale, rispetto alle altre rockstar che ho ascoltato live, regali quella certezza che le virtù e  facoltà di ognuno degli spettatori dell’Agorà di S.Siro possano e debbano venir fuori solo se tenute “sotto debito controllo”.

Parola degli amici presenti, anzi del “boss”.

Giuseppe “vas” Vassura – Alfonsine (Ra)

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About Vassura

Residente ad Alfonsine (vicino Ravenna), si è diplomato in Agraria all' Istituto Scarabelli di Imola e da lì ha iniziato a scrivere (giornalino studentesco), ha poi frequentato tre anni di Università a Bologna ed ha iniziato l'attività di assicuratore in Ras, che attualmente ancora persegue ma solo come consulente aziendale indipendente. Gli piace ascoltare musica blues, folk e scarpinare in mountain bike. Animatore e P.r. in località Milano Marittima fino al 2001, é da sempre volontario e socio WWF. Capacità di comunicare e lavorare in team, unito allo spirito di adattamento, immaginazione e capacità di organizzare in modo equilibrato il tempo, fanno risaltare in lui doti di generalista più che di specialista..


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