LAICISMO CATTOLICO
Ho ricevuto dai miei genitori un’adeguata educazione religiosa, il mio parroco Don Vittorietti creò dal nulla una bella comunità che mi ha insegnato molto, il fratello di mio nonno era canonico in un piccolo centro agricolo della Bassa Romagna che ancor oggi lo ricorda come “buon pastore”.
Però malgrado tutti questi “input” clericali mi sento molto laico, un po’ meno cristiano e mai “arruolato” nell’Impero del Bene come invece quei presuntuosi bigotti che dividono il mondo in due categorie del “Noi” e del “Loro”, quelli stupidamente mai consapevoli della fallibilità umana nostra e loro, quelli che mai ammettono capacità di autocritica e confronto alla pari e vivono una specie di sottosviluppo culturale che li rende incapaci di voler comprendere le ragioni degli “Altri”.
Le conoscenze impartiteci negli studi elementari, medi, superiori e universitari ci spiegano il come ma non il perché di un fenomeno e, se per certi bigotti di sicuro sarà una bestemmia, la conoscenza delle cose in nostro possesso non ci spiega nemmeno l’esistenza di Dio, Allah, o il Divino che sia musulmano, ebreo, buddista o induista; purtroppo è così, è un dato di fatto che dobbiamo accettare.
Gli anni di catechismo e oratorio non hanno “toccato” il cuore dei ragazzi a sufficienza se è vero che dopo la cresima solo il 4% di loro continua ad andare alla Messa della domenica ed è sotto gli occhi di tutti l’età media dei credenti praticanti.
Ho parenti in Comunione e Liberazione da cui ho capito le tante assurdità del percorso del Movimento e del perché anziché aprirsi al confronto coi laici e osare, scardinando certi vecchi stereotipi come quello per esempio dei consigli della Chiesa in materia sessuale, il Movimento si sia chiuso ancora di più.
Giuseppe “vas” Vassura – Alfonsine (Ra)