Così vicini, così lontani

Così vicini, Così lontani

E’ possibile al giorno d’oggi riuscire a isolarsi, oziare o anche annoiarsi come è capitato alla mia generazione..?

Non credo proprio.
A mezzogiorno c’era Radio Capodistria con gli auguri semmai del vicino di casa, i giornali con le notizie del giorno prima e il TG delle 20,00: il 1° canale per i “clerical/conservatori”, il 2° per i laico/progressisti e Tele Kabul per i “rossi”; immancabile alle 19,50 il Meteo di Bernacca e infine, in religioso silenzio per capire le battute, c’erano gli “spot” con il famoso Carosello.

C’erano i libri per riempire gli spazi vuoti e la noia di certe giornate ci ha fatto diventare importante il tempo che stava trascorrendo anche perché l’ozio e la lentezza aumentano l’attenzione verso le cose da fare facilitandone la scelta.

Oggi in moto perpetuo sempre connessi e raggiungibili ovunque è inimmaginabile riuscire a isolarsi, non c’è tempo nemmeno per sfogliare un ricettario di cucina ; quando poi non siamo raggiungibili per intoppi di linea, ci agitiamo e ci sentiamo persi e soli, e solo allora ci viene voglia di baciare su una guancia o di toccare una mano, che non è la stessa cosa di quando inviamo un sms o una mail o ci colleghiamo in video chat su Skype.

Giuseppe Vassura “Vas”
Alfonsine (Ra)

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